Dominae e moda: Fulvia Plautilla, meteora alla corte dei Severi
Dopo l'ascesa di Settimio Severo e la fine della guerra civile, il nuovo imperatore dovette circondarsi di uomini affidabili e di indubbia fedeltà. Uno di essi fu Gaio Fulvio Plauziano, parente di Severo e prefetto del pretorio a partire dal
Dominae e moda: Antonia Minore, il dietro le quinte del potere
All'interno della dinastia giulio-claudia, le donne hanno spesso avuto la possibilità di mettersi in evidenza e di mostrare le proprie capacità politiche. Tuttavia, ci sono stati dei casi in cui queste, nonostante il prestigio e la loro influenza, sono rimaste
Dominae e moda: le augustae di Traiano
Marco Ulpio Traiano è considerato uno dei migliori imperatori romani, insignito dal Senato col titolo di optimus princeps. Di origini ispaniche, se ne evidenzia la brillante carriera militare, culminata con la conquista della Dacia tra il 101 ed il 106
Dominae e moda: le dame flavie
Al termine della guerra civile del 68-69 d.C. scoppiata a seguito della morte di Nerone, l'impero passò nelle mani di Vespasiano, che ne ristabilì l'equilibrio perduto con la fine della dinastia Giulio-Claudia: uomo dalle brillanti capacità militari, Vespasiano fu particolarmente
Dominae e moda: Giulia Domna, il lato femminile del potere dei Severi
Secondo quanto afferma Cassio Dione, successivamente alla morte di Marco Aurelio, Roma sarebbe passata «da un impero d'oro ad uno di ferro e ruggine»: con l'uccisione di Commodo nel 192 d.C., ebbe infatti inizio un periodo di grave crisi, nel
Dominae e moda: Agrippina Maggiore, la matrona perfetta
Osservando i ritratti marmorei di età romana presenti presso la Sala IX, si può notare la presenza di quello appartenente ad Agrippina Maggiore, un personaggio femminile di rilievo della dinastia Giulio-Claudia. Figlia di Giulia e Agrippa, nipote di Augusto, moglie
Marmi e cloni digitali
Il Museo Archeologico in trasferta In occasione del prestito della statua di Artemide al Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, a Grosseto, il Museo Archeologico Nazionale di Venezia ha voluto colmare questa assenza all’interno della sua collezione, presentando un clone digitale
1523-2023: una preziosa eredità per Venezia
Felix vibas, un’esortazione alla felicità, è l’iscrizione spuria che si trova sul retro del busto del cosiddetto Vitellio, un ritratto romano di età adrianea, appartenuto alla collezione del cardinale Domenico Grimani. Tale motto, per estensione, potrebbe rappresentare un illuminante sotto-testo
Due teste per l’Artemide di Venezia
Il Museo Archeologico in trasferta Artemide avanza con passo largo e deciso, vestita di una lunga veste leggera che si apre a ventaglio tra le gambe e di un mantello che scende fino alle ginocchia. Il panneggio elegante segue le linee
Storie di Piazza San Marco – Giacomo Boni, lo Stephen Hawking degli archeologi
di Myriam Pilutti Namer Un giovane di talento nato a Venezia che fece fortuna a Roma come archeologo. Potrebbe essere questa la definizione che di sé avrebbe dato Giacomo Boni (Venezia 1859- Roma 1925): operaio di cantiere edile, architetto (non diplomato),